Giovedì 12 Settembre 2019 - Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino

Patria - di Fernando Aramburu


Giovedì 12 Settembre 2019

Inizio alle ore 21

Biblioteca di Sesto Fiorentino, Sala Giovani

(Piazza della Biblioteca, 4)

 Il Salotto Conti discuterà sul libro:

 Patria

di Fernando Aramburu

Patria

Traduttore: Bruno Arpaia
Editore: Guanda
Formato: EPUB con DRM
Testo in italiano
Compatibilità: Tutti i dispositivi (eccetto Kindle)
Dimensioni: 1,64 MB
Pagine della versione a stampa: 640 p.
  • EAN: 9788823519978

ROMANZO VINCITORE DEL PREMIO STREGA EUROPEO 2018


«Pelle d’oca: una delle sensazioni che ho provato leggendo Patria. Importante davvero perché ci vaccina da quelle malattie che sono le piccole patrie (e relative rivendicazioni). Un grande romanzo davvero.»
Pietro Cheli

«Patria non racconta solo la guerra con le sue crudeltà. Rievoca gli usi e i costumi di quegli anni e di quei luoghi, in un grande romanzo corale.»
Vanity fair - Irene Bignardi 

«Il fenomeno letterario degli ultimi mesi.»
La Stampa - Francesco Olivio

«In Spagna è già diventato un caso: 20 ristampe, 400.000 copie vendute, undici traduzioni.»
Il Venerdì di Repubblica - Marco Cicala

«Da molto tempo non leggevo un romanzo così persuasivo, commovente, e così brillantemente concepito.»
Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura

«Un libro che ha spinto i critici a parlare, nientemeno, di un Guerra e pace iberico.»
Il Sole 24 Ore - Guido de Franceschi

«Patria ha la grandiosità dei Buddenbrook e la passione per la verità di Orwell.»
GQ Life

«Non importa avere la lacrima facile. È in ogni caso difficile restare con gli occhi asciutti leggendo Patria.»
Il Corriere della Sera - Paolo Lepri

UN ECCEZIONALE SUCCESSO CRITICO
 
Due famiglie legate a doppio filo, quelle di Joxian e del Txato, cresciuti entrambi nello stesso paesino alle porte di San Sebastián, vicini di casa, inseparabili nelle serate all’osteria e nelle domeniche in bicicletta. E anche le loro mogli, Miren e Bittori, erano legate da una solida amicizia, così come i loro figli, compagni di giochi e di studi tra gli anni Settanta e Ottanta. Ma poi un evento tragico ha scavato un cratere nelle loro vite, spezzate per sempre in un prima e un dopo: il Txato, con la sua impresa di trasporti, è stato preso di mira dall’eta, e dopo una serie di messaggi intimidatori a cui ha testardamente rifiutato di piegarsi, è caduto vittima di un attentato... Bittori se n’è andata, non riuscendo più a vivere nel posto in cui le hanno ammazzato il marito, il posto in cui la sua presenza non è più gradita, perché le vittime danno fastidio. Anche a quelli che un tempo si proclamavano amici. Anche a quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. Passano gli anni, ma Bittori non rinuncia a pretendere la verità e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria non solo per lei, ma per tutte le persone coinvolte.
Con la forza della letteratura, Fernando Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell’universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.
 


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