Sabato 24 maggio 2025, Prato - Sala Consiliare del Comune

Classifica e commenti ai 14 Racconti Finalisti del Premio Arte di Parole 2025


Premio Letterario Nazionale: Città di Prato “Arte di Parole”
Premiazione XIV Edizione 2024/2025 – Finalisti

1 – “Radicati Nel Presente” di Querci Alice
Classe 1als Gramsci-Keynes - (PO)
Un uomo senza una meta e in fuga dalla vita incontra un albero e la sua serenità lo avvolge e diventa una lezione di equilibrio. Dal suo modo di esistere, resistendo alle intemperie, “radicato nella terra e libero nel vento” impara che si può restare in piedi e accettare senza riserve il presente respirando la vita in tutte le sfumature.
L’albero grande è maestro di vita. La natura tutta è maestra di vita per il protagonista. È questo il tipo di naturalismo bello, di cui c’è bisogno.
Il contenuto è originale e ben congegnato. La forma è asciutta, prevale per lo più una struttura paratattica che dà un ritmo incalzante alla narrazione. Scorrevole, ben strutturato, efficace.

2 – “Quell’Inverno Della Bassa Ferrarese” di Alberghini Achille
Classe 1-F Liceo L. Ariosto - (FE)
La guerra distrugge gli equilibri, ma c’è chi sceglie di contrapporvisi; una storia di solidarietà, di scelta coraggiosa portata avanti con immagini efficaci. Lo stile è personale con alcune frasi che toccano le decisamente le corde del sentimento.
Un bel racconto che, nel rievocare il sottofondo della guerra e della presenza dei tedeschi, porta in causa i valori della famiglia, della riconoscenza nonostante il difficile equilibrio provocato dalla guerra e il passare del tempo. Un atto di resistenza di una famiglia che resterà stampato nel cuore e avrà un proseguo nel futuro.
Il racconto è ben articolato, si snoda in modo scorrevole, la resa comunicativa è altamente efficace e funzionale al testo, la trama è essenziale, con una precisa messa a fuoco dei personaggi e dell’ambiente descritto.
Avvincente la storia raccontata e convincente dal punto di vista storiografico.

3 – “Zafra” di Pietro Bacci
Classe 5as Liceo N. Copernico - (PO)
Testo impattante e suggestivo. Un racconto molto originale che offre molti spunti di riflessione. Un racconto che porta in campo l’importanza dell’equilibrio tra uomo, natura e l’incanto dell’atmosfera dei braccianti di Haiti.
“Zafra” è la struggente narrazione di uno stato di povertà assurda conseguenza della volontà di non riequilibrare in modo dignitoso e più accettabile i profitti del lavoro. Ambientato ad Haiti focalizza il divario socio-economico con gli occhi di una bimba, mentre la foresta col suo ecosistema riesce ad armonizzare risorse e benefici in modo equo per animali e specie vegetali.
L’idea è ben congegnata, un racconto che si caratterizza per la resa descrittiva dei personaggi e del paesaggio; è scorrevole nel ritmo narrativo; la proprietà linguistica è buona, altrettanto efficaci risultano la carica espressiva e comunicativa.

4 – “La Vita Come Un Pendolo” di Elisa Iannotti
Classe 3m Liceo Scientifico Statale Benedetto Rosetti - (AP)
Un equilibrio che si riforma dopo una perdita dolorosa. Un racconto che si sviluppa con immagini che arrivano al lettore, che indaga le difficoltà nel trovare un equilibrio, puntando con il richiamo finale della nonna, all’importanza di trovare una nuova armonia, perché la vita non smette mai di oscillare.
Il trauma della perdita è confrontato con l’oscillazione del pendolo che rammenta che la vita è disordine: nel procedere ognuno ha il suo passo, ma è possibile trovare il contatto con gli altri per camminare e danzare insieme.
La pertinenza della storia con il tema assegnato raggiunge il suo apice nella parte conclusiva, dove si coglie appieno la profondità e singolarità dell’interpretazione.

5 – “In Un Soffio” di Cantelli Beatrice
Classe 1-T Liceo Statale L. Ariosto - (FE)
Come una crisalide può insegnare a scoprire una nuova prospettiva di vita, una nuova armonia grazie a cui ricominciare a vivere. Un punto di vista sul tema originale e affascinante.
L’idea è interessante, efficace la trattazione, lo stile è personale e coerente con alcune frasi ad effetto. Ritmo scorrevole.

6 – “Cinque Passi” di Elisa Marenco
Classe 5-Acl Liceo Statale G. Giolitti G.B. Gandino - (CN)
Struttura affascinante e messaggio complesso quale è il rapporto tra una madre e un figlio.
Scritto molto bene, bella anche la scelta dei passi reali e metaforici che riempie e si esprime perfettamente nello spazio del racconto breve.
Il contenuto è particolare. Il ritmo volutamente monotono quasi martellante comunica un senso di sospensione fino alla frase finale che è una sorta di epifania, uno spiraglio di luce. Lo stile è asciutto adeguato all’argomento trattato.
Nella sua semplicità mi ha commosso. Non si vedono spesso racconti in cui sono descritti contesti o Situazioni in cui sono i genitori ad avere bisogno dei figli, ma si rifiutano di mostrare le proprie difficoltà o necessità sempre per il timore di preoccupare l’altro e per orgoglio. È un peccato, anche in questo caso basterebbe comunicare, essere aperti ai problemi dell’altro e rispettare le loro scelte, offrire buoni compromessi. È evidente che si tratta di una relazione biunivoca, riguarda entrambi.
Il lessico appropriato contribuisce alla resa espressiva e comunicativa del racconto. L’impostazione si caratterizza per la sua originalità.

7 – “Due Partiture Tutte Da Scrivere” di Segoni Matilde
Classe 2as Licei Giovanni Da San Giovanni - (AR)
Due storie diverse, due ragazze diverse, ma le cui storie sono simili a quelle di tante persone. La costante voglia di superare i propri limiti per raggiungere un sogno, che in realtà è diventato un idolo che consuma chi lo coltiva. Emozionante, fa riflettere e capire che a tutto dobbiamo dare il giusto peso.
Ritmi insostenibili della vita, sogni infranti e bruschi richiami alla realtà. Disagio giovanile e appello alla forza interiore per uscirne. La storia procede in modo interessante nel parallelismo vitale di due amiche che la vita conduce a riequilibrare i propri sogni.
Il racconto è ben congegnato. Lo stile è lineare e coerente.

8 – “Il Topino E La Stella” di Giordano Rosario
Classe 2als Mario Rutelli - (PA)
Genere fantastico. Parodia della guerra e metafora amara della specie umana e del suo cieco fanatismo. Epilogo amaro con la constatazione dell’imperfezione irrimediabile dei topi/uomini.
Attraverso un dialogo tra il topino e la stella, rimarca come guerre, disagi e caos siano da attribuire a un mondo imperfetto, ben lontano dall’armonia e da quell’equilibrio che dominano nel mondo nelle stelle.
Il racconto è svolto in forma di favola morale con alcune sequenze narrative efficaci nella resa espressiva.

9 – “L’Ultima Lettera Del Messaggero” di La Rosa Giulia Antonina
Classe 5-E I.I.S. Renato Guttuso Milazzo Liceo Artistico - (ME)
Perdere tutto, distruggere l’equilibrio, per ritrovare noi stessi e tornare ad apprezzare la vita.
Un racconto suggestivo e di introspezione tra un messaggero, un marinaio, un comandante e un cane, dove trapela quel desiderio illusorio e complesso di possedere l’universo
Un racconto che parla della guerra in una prospettiva originale. Non è il dolore di un soldato ancora in vita, ma quello di qualcuno a cui la vita è stata tolta troppo presto e inutilmente.
Il contenuto è originale, buono il ritmo del racconto per lo stile agile soprattutto nei dialoghi. Efficace la parte finale.

10 – “Sarebbe Davvero Un Peccato?” di Carioni Alessandro
Classe 3a-Classico Iis Racchetti-Da Vinci - (CR)
L’importanza di prendersi il tempo necessario, facendo le cose un passo alla volta. Messaggio veicolato in modo interessante.
Tutto in questo racconto, dalla scrittura ai contenuti, trasmette quello che molti ragazzi provano ogni giorno: l’ansia, lo stress, il bisogno di eccellere in tutto. Le parole scorrono veloci, come i minuti della vita del protagonista. Nemmeno le parole hanno il tempo di fermarsi, prima delle ultime battute, dove finalmente si ritrova la pace.
Il peso delle aspettative da non deludere, un’agenda troppo affollata. La tensione si allenta con una distrazione gratificante utile a staccare la spina e prendersi il tempo di pensare.
Buono il ritmo del racconto con uno stile fresco ed immediato.
Il racconto è svolto prevalentemente in chiave teatrale; sviluppa con un tono ironico e riflessivo il tema dell’equilibrio e il protagonista, Giulio, acquista una sua impronta ben definita e valorizzata dal ritmo fluido del racconto che accompagna l’argomento messo a fuoco. Il testo si caratterizza per uno stile con tratti di originalità.

11 – “Dove? Come? Quando?” di Marzia Ceppitelli
Classe 2m Liceo Scientifico Galeazzo Alessi - (PG)
Il racconto, in prima persona, è un lungo soliloquio, portato avanti a tratti con tono incalzante e in altri con tono più riflessivo con un finale forte suggellato dall’espressione" il tuo equilibrio lo hai già trovato, lo devi solo accettare. L’insicurezza e la goffaggine prese come una maledizione irreversibile. Riscatto ricavato da un segnale incoraggiante.
Interessante il concetto di equilibrio come qualcosa di fluido. Non si tratta di un’etichetta che ci alloca da qualche parte, che sarebbe limitante per gli esseri umani che sono in costante evoluzione e scoperta di sè. Dunque l’uomo di adatta, per cui anche l’equilibrio cambia, sono i nostri bisogni e il modo in cui percepiamo e interagiamo con ciò che c’è fuori che definisce il nostro equilibrio

12 – “Vertigine” di Grassi Elena
Classe 3ª-Blc A. Gramsci - J. M. Keynes - (PO)
(Premio Città di Prato)
Imparare a gestire le emozioni tenendole in equilibrio. Emigrazione in USA di inizio 900. Storia di disperazione, di speranza, di amicizia e di omosessualità. Il dramma di un gesto estremo che lascia segni indelebili
La parte finale si conclude molto velocemente, a differenza della prima metà il cui ritmo è più compassato.
Buona la tecnica narrativa con il colpo di scena a metà racconto, ma stile ancora un po’ acerbo.
Interessante l’inquadramento sociale dei personaggi.
Ben calibrati gli elementi del racconto (ambientazione, personaggi, vicende) di tipo realistico.

13 – “Il Funambolo” di Macioci Leonardo
Classe 2°-L.I Liceo Scientifico “Andrea Bafile” - (AQ)
La storia, nel complesso, è ben congegnata ma non sempre è fluida e chiara l’espressione.
Una storia di equilibrio qui ci si riferisce a quello della vita, delle relazioni, delle passioni, delle esperienze che ci formano, delle amicizie. Bisogna avere molta pazienza nella vita, degli anni che passano. I silenzi possono bloccare importanti relazioni di vita, per piccole incomprensioni può saltare tutto all’aria. Ma il tempo è un grande farmaco che spesso può aiutare a lenire e restituire la stabilità necessaria.
La storia è sostenuta da una ricca varietà lessicale e dalla sua efficacia narrativa nell’esporre la situazione di un equilibrio perduto e della difficoltà di ricostruirlo.
Tanti i personaggi e tante le azioni, il tutto pienamente e originalmente centrato sul tema assegnato.

14 – “Tra Profumi E Silenzi” di Rolfini Linda
Classe 1^t Liceo L. Ariosto - (FE)
Un breve quadro di vita domestica in via di estinzione e mito della perfezione demolito dalla sana routine.
L’idea è originale, scorrevole ed è efficace l’immagine dell’equilibrio e dell’armonia di odori e sapori sprigionati dal cibo. Lo stile è scorrevole con frasi ad effetto.
Idea originale, lineare, scorrevole ed efficace



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