Classifica e commenti ai primi 12 racconti del Premio Arte di Parole 2020


Premio Letterario Nazionale: Città di Prato “Arte di Parole – Gianni Conti”

Premiazione IX Edizione 2019 – 2020

1 – “Silenzio” di Eleonora Agostinelli
Classe 5^B, Liceo Scientifico G. Marconi – Parma
Con vivace immediatezza e senza retorica il racconto presenta un tema di attualità: i sacrifici esistenziali di chi è impegnato a fronteggiare l’emergenza del Covid-19. È un racconto serrato, diretto, molto realistico. Ci catapulta all’interno di una realtà, quella ospedaliera, che lascia pochissimo spazio all’immaginazione, alla fantasia; mentre il silenzio esteriore ci obbliga a pensare, a riflettere e ci lascia spaesati, perché troppo abituati al rumore della fretta della nostra quotidianità. La protagonista anestesista in prima linea contro il nemico invisibile e la sofferenza di tanti, a fine giornata, si confronta con i figli e tenta di dare risposte ai loro “perché”.

2 – “Placatum nitet diffuso lumine caelum” di Giulia Pietrosanti
Classe 3^B, Liceo classico Alessandro Torlonia –  Avezzano (AQ)
Il racconto si distingue per l’immediatezza del linguaggio, l’alternanza continua tra la prima e la terza persona, il proprio io visto contemporaneamente anche dal di fuori, una proiezione di se stessi verso una realtà difficile da accettare, quella imposta da una pandemia. Ha saputo evidenziare il tema “dentro/fuori” con strategia narrativa originale. Molto bello il messaggio finale, con l’immagine poetica della ragazza che suona l’Ave Maria di Gounod.

3 – “Vento sulla cenere” di Franco D’Andria
Classe 5^A Liceo Scientifico ind. Scienze Applicate – Istituto Suore Mantellate – Pistoia
Tema dell’Alzheimer trattato molto bene, non ci sono ripetizioni del tema, scritto bene, molto scorrevole, anche commovente. È un racconto che occupa benissimo lo spazio, non comprime la storia in nessun tratto e, allo stesso tempo, non inserisce passaggi forzati o di troppo. L’elaborato evidenzia la capacità di narrare il “vuoto della memoria” dovuto alla malattia con intensità all’interno di un contesto affettivo. La capacità espressiva è coerente col contenuto.

4 – “Adesso lo so” di Giulia Rista
Classe 5^H, I.I.S. Blaise Pascal – Giaveno (TO)
Una bella storia, scrittura fluente, scorrevole. Una famiglia provata dal dolore è descritta con linguaggio visivo ed efficace. Fatti e sentimenti si avvicendano con un ritmo serrato. In una lettera dal fronte inserita nel racconto i toni si fanno struggenti di fronte all’assurdità della guerra. Il riscatto della figura del padre reduce della prima guerra mondiale è il leitmotiv e viene dato il giusto risalto all’unico drammatico modo in cui ci si poteva arrivare.

5 – “Il sole dietro la maschera” di Amanda Cavestri
Classe 4^B Scientifico I.I.S. Piero Gobetti – Omegna (VB)
L’eterno conflitto tra l’essere sé stessi e il costruirsi per compiacere gli altri è affrontato in tutta la sua complessità. La narrazione procede fluida seguendo diversi piani temporali. La protagonista combatte come il “fiore che lotta contro la corrente che lo vuole sradicare”. L’adolescenza e le sue problematiche sono raccontate cadenzate dalle domande del dialogo interiore e con intensità emozionale.

6 – “La memoria dentro” di Sofia Ventura
Classe 4^E, Liceo Classico Galileo Galilei – Firenze
Il racconto è molto puntuale nell’adesione alla traccia. Buona la storia. Il costruttivo rapporto che lega la protagonista alla zia che è in fase calante è descritto sul filo della memoria: fatti e riflessioni si avvicendano in modo ben articolato ed efficace. Mentre la narrazione scorre, il ricordo si fa più intenso.

7 – “Irgendwann” di Alessia Priori
Classe 4^B, Liceo Classico Galileo Galilei – Firenze
Crollo del muro di Berlino. Una bella storia scritta molto bene. La malattia dell’Alzheimer si inserisce bene nel contesto del dramma della Germania divisa; alla madre malata viene anche affidato il ruolo della percezione della fine dell’incubo. Ottima la narrazione, la descrizione delle sensazioni, degli umori, la contrapposizione tra ciò che sta accadendo fuori e l’immobilità di chi non è più in grado di provare emozioni, o di esternarle. Trapela anche la malinconica sensazione che certi muri, dentro di noi, non potranno mai crollare.

8 – “Come una specie di sorriso” di Elena Bersani
Classe 3^E, Liceo scientifico Lorenzo Respighi – Piacenza
Si apprezza la costruzione del racconto che lentamente si disvela. Ottima l’idea: il respiro del mare e del vento, la carezza del sole, la salsedine e il profumo della vegetazione aiutano a uscire dalle proprie quattro mura.

9 – “Un personaggio in fuga d’autore” di Filippo Maraini
Classe 5^ Liceo scientifico G. Marconi Parma (PR)
Stile diretto e nello stesso tempo efficace, molto puntuale nel rispondere alla traccia e molto buona la storia Titolo parodia di un’opera pirandelliana, fantasioso, scritto bene, tanti colpi di scena con il ricorso all’espediente del sogno.

10 – “Una sbronza imperfetta” di Ginevra Corsini
Classe 4^BS, Liceo Scientifico Statale “Niccolò Copernico” – Prato                      
(Premio Città di Prato)
Meritevole per la capacità di tenere l’attenzione del lettore, divertendolo mentre può solo fare delle ipotesi sullo sviluppo del racconto. Buono il linguaggio che si adegua ai personaggi e ai toni dell’andare prevalentemente dialogico della storia. La storia, narrata con toni “fiabeschi”, affronta in modo originale le tensioni dell’io interiore nella ricerca della propria identità.

11 – “8 secondi” di Anna Valenti
Classe 4^B, Liceo classico “F.Maurolico” – Messina
Originale e intenso. Un suicidio rientrato poi con il paracadute del sogno. Nomi inglesi dei protagonisti per un fallimento con un riscatto elaborato.

12 – “Il Viaggio del silenzio” di Elisa Monetto
Classe 5^B Liceo Scienze Umane “Vasco Beccaria Govone” – Mondovì (CN)
Buona l’idea: fare silenzio per ascoltare se stessi. Interessante viaggio per incontrare la faccia nascosta di personaggi di epoche diverse.





     

 
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