I Premio Letterario Nazionale ARTE DI PAROLE: i primi 12 e i 3 premi della giuria


 1 - "Testimonianza di un romantico cronico" di Zeno Capatti, classe III F del LSS Da vinci di Milano

2 - "
Carta batte forbice" di Alice Rebolino, classe IV B del Liceo Artistico Arturo Martini di Savona

3 - "La lunga via del ritorno" di Silvia Razakova,
 classe V Cl dell’ISIS Gramsci/Keynes di Prato

4 - "Ottobre" di Lorenzo Curti, classe III B del Liceo Classico Isis Niccolini-Palli

5 - "2002" di Mureddu Emanuele Richard, Liceo B. Russell di Roma

6 - "Zona franca" di Enrico Torri, classe II A del Liceo Classico statale M. Minghetti di Bologna

7 - "Storia di un mimo" di Samantha Molinaro, classe II E del Liceo Classico Pasquale Galluppi di Catanzaro

8 - "Corto circuito" di Anita Franceschi, classe III B del Liceo Scientifico PNI - I.S.I.S.  di Follonica (Grosseto)

9 - "Liberazione" di Fosca Zanone, classe IV ginnasio sez. A del Liceo Classico G. e Q. Sella di Biella

10 - "Un vestito bordeaux" di Leonard Blanche, classe IV D del Liceo Scientifico G. Castelnuovo di Firenze

11 - "Convivio domenicale" di Tommaso Piron, classe III C del Liceo Scientifico Ippolito Nievo di Padova

12 - "Ultima scena dell’ultimo atto della mia solitudine" di Rosaria Rampulla, classe V B del Liceo Scientifico A. Manzoni di Mistretta (Messina)


Premi della Giuria


1 - "Come il mare senza fine" di Chiara Sartini, classe III B del Liceo Classico Andrea di Pontedera (Pisa)

Una giovane donna ricorda la vita idilliaca insieme al marito, per poi ricadere nella disperazione del presente. Lui è morto e lei è rimasta sola, senza più un senso da dare alla vita. La giuria ha scelto di premiare questo racconto per la densità della scrittura, i flashback storici congruenti e capaci, e per un palpito di commozione generato dalla parte conclusiva.


2- "La solitudine dell’incisivo" di Rocco Greppi, classe IV A del Liceo Scientifico statale G. Castelnuovo di Firenze

Il racconto è premiato per l’idea originale e brillante dell’autore. Dentro la bocca di un vecchio è rimasto solo un dente incisivo, che ricorda il passato vissuto insieme agli altri denti; dal 1913 fino ai tempi di oggi. La solitudine dell’incisivo è quindi, solo un pretesto per raccontare attraverso uno sguardo inconsapevole e ironico e una scrittura semplice e corretta, un pezzo di storia contemporanea. 


3 - "Tartaruga discreta" di Costanza Brighina, classe III triennio classico della Scuola Maria Ausiliatrice di Roma

La giuria ha deciso di premiare il racconto perché riesce con una scrittura agile e ritmata, a descrivere la gelida solitudine e lo spietato decadimento fisico della vecchiaia, e il malinconico fluire del tempo trascorso attraverso pertinenti dettagli di vita quotidiana. 





     

 
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