18 Novembre 2020 - Prato

Premio Letterario Arte di Parole 2020-21


Premio Letterario Arte di Parole: l’avventura per i giovani continua… con il tema Connessioni

Di Teresa Paladin 18 Novembre 2020

 

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PRATO – Anche quest’anno, in piena emergenza Covid, torna il Premio Letterario Nazionale (X Edizione) dedicato alle scuole superiori di II grado. Per l’occasione abbiamo intervistato il Preside dell’ISIS Gramsci-Keynes e una studentessa ex vincitrice del premio, oggi professoressa di lettere, Mikol Fazio.

Il Premio Letterario Nazionale Città di Prato-Arte di Parole “Gianni Conti” torna a suscitare l’attenzione di giovani studenti aspiranti scrittori. Siamo giunti alla X edizione: un importante appuntamento offerto ai nostri ragazzi delle scuole superiori per mettersi in gioco nell’arte della scrittura. Le testimonianze degli studenti, come dalla diretta streaming della scorsa premiazione a maggio 2020, dimostrano che scrivere è per loro un piacere, un’autentica avventura.

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Arte di Parole a Prato: il testimonial Piero Pelù

Attraverso i loro racconti i giovani hanno in questi anni proposto messaggi potenti, utilizzando la penna per donarci qualcosa di sé presentando le proprie emozioni e il proprio mondo interiore: sentimenti, ansie e paure, speranze e malinconie. Senza dimenticare i temi della solidarietà e comprensione degli altri, secondo una logica di sensibilità e uno sguardo, giovanile e maturo insieme, attento ai drammi e alle inquietudini del nostro tempo, alla necessità dell’amore e del rapporto con l’altro per dare senso all’esistenza. Inutile dire che finora i ragazzi sono stati in grado di stupirci con le loro creazioni.

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Conferenza stampa in Comune nel 2019

Questa avventura continua anche quest’anno col tema Connessioni.

La connessione cambia la prospettiva. Induce a pensare che ogni parvenza del mondo, ogni voce, ogni parola scritta o detta non abbia un senso che appare, ma ci parli di un Segreto. (Umberto Eco, da Il pendolo di Focault).

 Ci sono tanti premi destinati ai giovani: questo si distingue per il suo essere nato tra i banchi di scuola, all’istituto Gramsci-Keynes di Prato, dalla mente di un professore di Lettere, Gianni Conti, che della cultura e della relazione con i giovani aveva fatto autentiche passioni. La letteratura è certamente uno spazio vitale da difendere e promuovere, che una volta scoperto si ama per sempre, un valore da sostenere all’interno della scuola e nella società.

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Foto ricordo della premiazione 2017 di Arte di parole con il sindaco Biffoni e l’assessore Mangani

Ai primi cinque vincitori saranno assegnati premi in denaro, oltre al miglior racconto pratese, dal sesto al dodicesimo classificato il premio consiste in “Buono acquisto libri”. La pubblicazione è garantita per tutti i racconti dei dodici finalisti. La scadenza per l’invio degli elaborati è prevista entro sabato 20 marzo 2021.

A seguire le interviste rese dal Dirigente Scolastico Stefano Pollini, dell’ISIS Gramsci-Keynes, e da una ex studentessa vincitrice del premio, oggi professoressa di lettere, Mikol Fazio.

INTERVISTA AL PRESIDE STEFANO POLLINI

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Lei in qualità di dirigente dell’istituto Gramsci-Keynes di Prato ha creduto nella progettualità di questo premio letterario per giovani studenti che si è trasformato successivamente nel Premio Letterario della città di Prato. Cosa rappresenta per la sua scuola questo premio?

Il premio è importante per la scuola. Rappresenta un punto di riferimento per docenti e studenti. Lo spirito del premio rappresenta un diverso modo di approccio alla scrittura e stimola la passione per la letteratura facendo diventare gli studenti stessi protagonisti e creativi.

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Studentessa vincitrice del premio Arte di Parole nell’a.s. 2019/2020

Quali sono le modalità di adesione dei ragazzi e le condizioni stabilite nel bando del premio?

Il bando viene diffuso tra i docenti e tra gli studenti. Sono gli insegnanti i facilitatori del premio perché sono loro che stimolano gli studenti alla partecipazione. Ogni studente viene invitato alla redazione di un elaborato di 12.000 battute sul tema proposto. Il racconto deve essere consegnato entro il 20 marzo 2021.

Quali istituzioni ed enti accompagnano e sostengono, anche finanziariamente, questo premio, che vanta un partenariato interessante e composito?

La Provincia di Prato e il Comune di Prato sono sempre stati partner strategici e fondamentali del premio. La Fondazione Cassa di Risparmio ha rinnovato il sostegno con un importante contributo economico necessario per la copertura delle spese, in particolare dei premi. Da questo anno scolastico anche la Regione Toscana ha offerto il suo patrocinio, così come l’Ufficio Scolastico Regionale. Inoltre il Club Rotary Filippo Lippi e Soroptimist hanno aderito all’iniziativa supportando il premio e la sua organizzazione.

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Studentessa vincitrice del premio Arte di Parole nell’a.s. 2018/19

Lei ha avuto l’opportunità, come giurato, di leggere le storie inviate dai giovani: cosa l’ha colpita di più? Quali riflessioni e tematiche i giovani presentano?

Molti elaborati mi hanno toccato profondamente. La chiarezza espositiva, l’immediatezza dei messaggi trasmessi e la capacità di coinvolgimento dei giovani sono gli elementi principali per i quali possiamo sostenere che il premio realizza il suo scopo.

In questo momento di emergenza sanitaria questo premio può essere un’operazione scolastica e culturale fondamentale per la formazione e l’arricchimento dei nostri giovani. Il suo messaggio a dirigenti e docenti in merito a questa iniziativa qual è?

Credere nei giovani. Loro hanno dimostrato di avere le risorse e le risposte per puntare su un futuro nuovo e migliore. Ecco perché un premio rivolto ai giovani non può interrompersi anche in momenti difficili ,ma deve guardare avanti facendo tesoro del presente.

I finalisti premiati verranno pubblicati a spese dell’organizzazione del premio e dietro a questa attività c’è una collaborazione particolare con l’editore Polistampa. Qual è il progetto che lei ha ideato in proposito?

Gli accordi con Polistampa permetteranno di sviluppare un progetto di Alternanza Scuola lavoro per la cura e l’edizione dei racconti premiati. Questo consentirà ad uno studente dell’istituto di effettuare una esperienza formativa molto particolare presso l’editore e allo stesso tempo di arricchire il proprio curricolo, oltre a poter relazionare all’esame di stato questo percorso di scuola-lavoro decisamente di alto livello.

ARTE DI PAROLE: INTERVISTA A MIKOL FAZIO

Intervista a Mikol Fazio

Caso incredibilmente suggestivo: da pluripremiata del concorso letterario Arte di Parole a docente di lettere presso l’istituto Gramsci-Keynes.

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Arte di parole: premiazione di Mikol nel 2013

Mikol Fazio, tu sei stata vincitrice del secondo premio della giuria di Arte di Parole nell’anno 2012-13 e ti sei classificata tra i finalisti con diritto di pubblicazione nel 2010. Non solo: nel 2013-14 hai vinto, sempre per il concorso Arte di Parole, il Premio Città di Prato. Una ragazza giovane cosa prova quando si mette in gioco nell’arte della scrittura?

Quando si è giovani può capitare di sentirsi non ascoltati; scrivere è un’ottima occasione per confrontarsi con i propri sentimenti e dare voce a tutte le incertezze. Perché no, anche per imparare a mettersi in discussione e conoscersi meglio.

Parlando di Arte di Parole, come ti sei avvicinata al premio, chi te ne aveva parlato?

Mi sono avvicinata al concorso Arte di Parole casualmente: mi piaceva scrivere e volevo testare le mie abilità. Arrivata alle superiori, cercai di informarmi tramite il web e gli articoli di giornale, così trovai l’annuncio di Arte di Parole e decisi di partecipare.

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La gioia per la premiazione

Le storie che hai scritto per Arte di Parole cosa raccontavano? Ci vuoi presentare i personaggi o qualche scenario dei tuoi elaborati?

I tre racconti che ho scritto per diverse edizioni di Arte di Parole sono molto diversi tra loro, anche perché io e il mio modo di scrivere siamo cambiati nel corso degli anni. Credo che il più bello sia il racconto che mi ha permesso di ottenere il Premio Città di Prato nell’edizione Arte di Parole del 2014: è la storia della mia infanzia e del legame unico con mio fratello, niente di inventato, e forse per questo il più intimo e sincero di tutti.

I tuoi racconti sono stati solo frutto di fantasia o c’è dell’altro? Da dove hai tratto l’ispirazione?

A volte sono frutto di fantasia, altre volte no. Quando si scrive, non ci devono essere regole: conta solo ciò che si sente. Ecco perché traggo la mia ispirazione da tutto quello che mi circonda, senza distinzione, filtrandolo attraverso il mio personale punto di vista.

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Attestato di vincita del premio

Cosa hai provato al momento della notifica e soprattutto della premiazione? Questi premi hanno contribuito in positivo alla percezione di te?

Partecipare alle premiazioni è stato bellissimo. Mi sono sentita felice perché i miei racconti erano stati riconosciuti dalla giuria, quindi avevano davvero comunicato le mie emozioni ad altri. Comunicare significa anche capirsi ed è così che mi sentivo: capita attraverso le mie storie. È stata una spinta importantissima per aumentare la fiducia in me stessa.

Cosa vuoi dire ai giovani studenti di oggi rispetto al desiderio e alla possibilità di scrivere? Il tema “connessioni” ti piace? Quali suggerimenti vuoi dare ai giovani scrittori di quest’anno?

Il tema “Connessioni” è carico di significati e sicuramente molto attuale. In un momento storico in cui le nostre connessioni si riducono a virtuali vicinanze, riflettere sulle varie sfumature di questo concetto è fondamentale. In fondo, le parole hanno una forza smisurata capace di aiutarci a fare chiarezza sulle dinamiche in cui viviamo. A tutti gli studenti consiglio di scrivere per fare i conti con le proprie capacità, accettarle e migliorarsi; ma soprattutto perché so con certezza che ognuno di loro ha prospettive interessanti da condividere: non temete e non abbiate vergogna di esprimere voi stessi.

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Mikol alla premiazione con la zia

ARTE DI PAROLE INFO

Qui si può leggere il bando:

Istituto Gramsci-Keynes >> https://www.istitutogkprato.edu.it/

Salotto Conti >> http://www.salottoconti.it/pagina.php?IDmenu=136


Qui invece abbiamo la presentazione del bando 2018/19 effettuata a Radio Canale 7:

facebook: presentazione alla radio

 

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Teresa Paladin

Docente di lettere in istituti tecnici, ho sempre amato la cultura come forma di promozione della umanità, soprattutto dei più giovani. Per questo negli anni mi sono dedicata a progetti e iniziative scolastiche che dessero risalto a valori quali la solidarietà, il dialogo, la ricerca dell’ incontro con l’altro, con azioni che avvicinassero la scuola al territorio e al tessuto di bisogni ed esperienze della vita reale e creando nelle classi occasioni e opportunità per il confronto, la discussione, la riflessione.

Dei giovani mi è sempre piaciuta la disponibilità a mettersi in gioco e ad appassionarsi immediatamente a ciò che li attrae. La cultura, focalizzata come percezione dell’esistenza e ricerca di significazione di eventi e fatti personali, mi regala la medesima energia: la vita scorre e la letteratura, pronta a farle da specchio, ne racconta pieghe, profumi e bagliori pennellando pensieri, sensazioni ed emozioni con perspicace vitalità. Leggere è seguire le orme di un’avventura che, giocando con la fantasia, presenta e reinventa per tutti strade e percorsi, e di tale dimensione culturale abbiamo tutti disperatamente bisogno. Perché il viaggio non è mai concluso.

Premio Letterario Arte di Parole: l’avventura per i giovani continua…con il tema Connessioni

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 Mikol 18 Novembre 2020 at 18:15

Bellissima iniziativa per tutti i giovani delle nostre scuole! Molto interessante anche il tema “connessioni”, sono curiosa di leggere i racconti che ne scaturiranno.

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 Teresa Paladin 18 Novembre 2020 at 18:22

Ciao Mikol, il tuo punto di vista, vincitrice da studentessa e ora coinvolta nella Commissione esaminatrice, sarà sicuramente prezioso. Sono davvero felice che in questo momento di crisi sanitaria ci sia questa possibilità per gli studenti. Ti dirò: far parte di un premio locale e nazionale insieme è davvero coinvolgente!!!!!!

 

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